sabato 25 febbraio 2012

Corsi.

Quando mi sono iscritta al corso preparto, credevo di uscirne già laureata sul mondo bambino: credevo mi insegnassero le tre cose principali da sapere quando arriva un bebè: come-tettare-ogni-ora, come-cambiare-un-pannolino, come-non-dormire.

Alla lezione "come-tettare" l'ostetrica del corso ha disegnato una sorta di tetta vista dall'interno, con tutti i dotti mammari e robaccia varia, simile al raccordo anulare di roma. lì, proprio lì, dove c'era la freccia, bisognava attaccare la bocca del bambino. e amen.
non si è parlato di montata lattea, di quinta di tette, di ragadi, di mastite, di nanetti attaccati alla tetta come zecche a tutte le ore, questo no. L'importante per loro era insegnarci il procedimento fisico per cui il latte usciva da nonhocapitodove, affluiva a questi dotti ecc ecc. Neanche dovessi sezionarmi una tetta.

Come cambiare un pannolino l'hanno saltato a piè pari. Tant'è che quando Misia è nata, volendo scoprire cosa conteneva quella mini tutina taglia 0, l'ho spogliata e cambiata. Infilandole il pannolino ALLA ROVESCIA. quella del nido dell'ospedale, il giorno dopo, mi ha chiesto "perchè signora si ostina e metterglieli alla rovescia?!". ecco.

Come non-dormire. ah ah.
Io ho quel famoso sonno super pesante e alla fine dormo, anche se seduta a gambe incrociate come il budda con lei che ciuccia anche l'anima. Però il terrorismo psicologico dell'ostetrica (sempre lei, soprannominata IL GENIO) che ha urlato NO AL LETTONE PERCHé MUOIONO DI SIDS a tutte le lezioni e per tutto il tempo, mi aveva n'attimo allarmata. Peccato che qua l'unico modo di dormire era quello. Lettone, tetta fuori.

Però ci ha aiutato molto col discorso del travaglio, è.
Ha iniziato dicendo "io non vi spiegherò NIENTE sul travaglio. perchè ogni travaglio è a sè" (e su questo posso anche essere d'accordo, ma sai, due parole sul non-arrampicatevi-nei-muri, non-mordete-vostro-marito, non-andate-via-di-testa poteva anche spenderle) "ma, ricordatevi, di portarvi dietro un pacco di biscotti o crackers perchè il travaglio sarà lungo, e un paio di calzettini di cotone perchè magari fa freddo."

Ditemi il nome di una, UNA, che in travaglio abbia avuto voglia di mangiarsi un pacco di Ringo. Perchè IO la voglio conoscere, quella.
E spiegatemi cosa dovevo farci coi calzetti IL TREDICI DI AGOSTO con 40 gradi all'ombra.

Cmq, dopo questo, ci ha mostrato un film. che secondo lei ci "avrebbe aiutato". Ora, non lo ricordo benissimo. Film molto bello, senza dubbio. ma un po, UN PO', fuori dalla realtà. Sicuramente le mamme l'avranno già visto, perchè lo rifilano a tutti i corsi preparto. Dovrebbe chiamarsi LE PREMIER CRI o qualcosa del genere.
so che esiste in italiano ma IL GENIO ce l 'ha fatto vedere in francese.
è un film che mostra alcune donne in travaglio, che alla fine (dopo poco, è) partoriscono.
ripeto, son passati due anni e me lo son bell'è che dimenticato, ma ricordo la tizia che faceva il travaglio in acqua COI DELFINI che le stavano vicino alla pancia. Quella che aveva allestito una tinozza in soggiorno e mugulava in contrazione mentre la famiglia e gli amici nel divano tutt'intorno suonavano la chitarra. Ecco. Anch'io volevo partorire coi delfini. Ma mi han detto che era disponibile solo una balena. che peccato.

Ora. io non dico che al corso preparto mi dovete insegnare l'abc di come-crescere-una-creatura, ma LE BASI. per una come me che i bimbi li ha guardati sempre e solo dal metroesettantotto in sù, già con barba e bell'è che spannolinati, (con una preferenza per i capelloni) è stato un po traumatico, non sapere da che verso prenderla per tirarla su dalla culla.

Quindi, a tutte quelle che mi chiedono se mi è servito il corso preparto.

NO.

però

ho conosciuto le mie attuali amiche-con-figli. tutte li. e ora ho qualcuno con cui girare in passeggino. qualcuno che mi capisce se dico che odio lo svezzamento. qualcuno a cui telefonare in quei momenti in cui, invece del corso preparto, avrei voluto fare quello da domatrice di tigri.

9 commenti:

Francesca ha detto...

Che ridere mi fai!Penso che l'ostetrica del mio corso era un essere talmente angelico e dolce che mi ha fatto dubitare della mia sessualità: la guardava e la trovavo davvero irresistibile! mah, saranno stati gli ormoni!

Ely blogger ha detto...

Idem, il corso non serve a niente !
Io ho provato a morderlo marito ma lui è stato abbastanza veloce da scappare. Giuro mai + un' altro parto naturale !!!!

TraPocoArrivaMisia ha detto...

Francesca: la mia faceva paura a uomini e donne, non c'era speranza!!!

Ely: o.O

Margherita ha detto...

Ahahahah quanta ragione! Il corso preparto è stata una delle cose più inutili che io abbia mai fatto in vita mia (e di cazzate ne ho fatte)...

Bello invece il corso post-parto, dove insegnavano appunto l'ABC del convivere con una pulce. Peccato l'avessero organizzato a distanza di 6 mesi dalla nascita, quando ormai volente o nolente il pannolino lo sai cambiare. -.-

Sgiusgiola ha detto...

Mi hai fatto morire.... :)

Comunque io vado un pochino controccorente visto che il corso la prima volta mi era piaicuto cosi tanto che l'ho rifatto anche la seconda...sarà che la mia ostetrica é una gran donna

Unknown ha detto...

Le nostre ostetriche ci dissero che non eravamo li per imparare a partorire, perchè a partorire siamo tutte capaci da sole senza bisogno di corsi. Eravamo li per incontrare altre future mamme con cui stringere una relazione e per familiarizzare con l'ambiente ospedaliero, perchè quando arrivate che siete in travagli facile che non capite più niente ed entrare in un ambiente conosciuto aiuta.
Quella dei calzetti l'avevano detta anche a noi (ma i ringo no, però!!!)

Lezioni sul post-parto proprio non erano previste. io ero pratica (avendo fatto l'educatrice in gioventù) ma alle inespderte ci pensarono le infermiere dei neonati in ospedale.

ma insomma... alla fine ce la siamo cavata, no?? :)

Anonimo ha detto...

Ti prego scrivi un librooo che ne compro mille copie :-)))
sei stra simpatica :-D
Vale (una ancora non mamma)

sfollicolatamente ha detto...

Ehila ciao, sono nuova qui da te, ma gia' mi sento di commentare su questa cosa che tocca anche a me da vicino.
Leggevo giusto ieri questa botta e risposta tra un pediatra che scrive contro gli estremmismi di certe ostetriche, e le ostetriche che difendono il valore aggregante dei loro spazi...
http://unpediatraperamico.blogspot.com/2012/01/pubblichiamo-di-seguito-una-lettera.html

TraPocoArrivaMisia ha detto...

sfolli: grazie per il link! Anche io condanno l'estremismo (soprattutto riguardante le REGOLE dell'allattamento, ho seguito i consigli della Leche League soprattutto per questo motivo!) ma avere un minimo di dritte magari mi faceva comodo XD