mercoledì 27 marzo 2013

Catania, secondo giorno.

Misia continua a tormentarmi che vuole ANCOLA AELEO, credo di avere l'unica bambina che piange quando e' ora di scendere dall'aereo e non per salire.
Le passo il brevetto da paracadutista?

sabato 9 marzo 2013

Una speranza per Federico.




Ieri ero qua:







Il bambino che vedete nella foto e' Federico, ha 26 mesi, e stiamo combattendo per lui.
E' stato allegro e sereno fino ai 22 mesi; poi, da un giorno all'altro, ha smesso di camminare, è ritornato a gattonare, ha perso l'uso delle braccia, ha perso il controllo del capo; oggi, a 26 mesi dalla sua nascita ha smesso di chiamare "mamma" e "papà", ha smesso totalmente di parlare. è affetto dal Morbo di Krabbe, la più violenta e devastante delle leucodistrofie, malattia che non lascia scampo alcuno e alla quale non esiste nel mondo terapia o cura. L'unica speranza oggi è quella delle staminali con il metodo Stamina, le uniche che da evidenze medico/scientifiche potrebbero avere seppur minimi effetti positivi. Il metodo Stamina (che si esegue presso gli Spedali di Brescia) contrastato chiaramente da enti ed organizzazioni nate per lucrare sulla vita dei poveri ammalati, manca oggi di un protocollo e pertanto necessita di una autorizzazione da parte di un giudice. Nel caso di Federico il Giudice, ispirato da chissà quali principi, nega oggi questa speranza al piccolo Federico, come è già stata negata a tanti altri bambini.

Ieri abbiamo manifestato davanti al tribunale di Pesaro: una manifestazione con tanta gente, tantissime mamme, tanti bambini. Striscioni, palloncini, tante tante lacrime quando Federico e' uscito dal tribunale in braccio alla sua mamma, e sentendo l'applauso senza fine, ci ha regalato un sorriso che a me e' entrato dritto al cuore.

I genitori di Federico presenteranno ricorso, e' una corsa contro il tempo perche' al bimbo hanno diagnosticato pochi mesi di vita. Ho potuto abbracciare la mamma, l'ho vista forte e combattiva, e tutti abbiamo il dovere di aiutarla. Perche' una mamma ha il diritto di poter tentarle tutte per salvare suo figlio.

E' stata organizzata anche una raccolta firme, questo il link:

http://www.change.org/petitions/al-presidente-del-tribunale-di-pesaro-e-al-giudice-maurizio-paganelli-consentano-di-proseguire-la-cura-con-il-met-stamina-del-professor-vannoni

Vi chiedo con tutto il cuore di firmare, e di dedicare un piccolo post nei vostri blog per aiutarci a raccogliere piu' firme possibili per Federico. Vi assicuro che quello che ho provato ieri, davanti a quella mamma, quel papa' e quel bimbo sorridente, me lo portero' sempre dietro. Grazie!

venerdì 1 marzo 2013

Mollette per bavaglini improvvisati

Due giorni fa ho fatto per Misia queste mollette per agganciare i tovaglioli a mo' di bavaglino.
Quando mangiamo fuori mi dimentico sempre di portarmelo dietro, o peggio ancora, quando mi ricordo di prenderlo, me lo dimentico poi tutto impiastricciato e arrotolato dentro la mia borsa.

Cercando su internet una soluzione (di solito le annodo il tovagliolo dei ristoranti a mo di bandana da cowboy ma si incazza come una iena), ho trovato un sito che vendeva queste due mollette legate tra loro da un cordino, proprio quello che stavo cercando. Peccato che 15 euro + s.s. mi è parsa una follia, e quindi le abbiamo realizzate handmade.

Occorrente:
Mollette carine: io le ho prese da Casa Home, 6 mollette 1,99 Euro
Nastro in tessuto: l'ho preferito al cordino perchè temevo le desse fastidio nel collo. trovato in casa riciclato da un pacco regalo :D
Colla a caldo (se non avete la pistola, un nodo va più che bene!)

Basta far passare il nastrino all'interno della molletta e fermarlo con un punto di colla (o un nodino).
Nella foto le ho attaccato un tovagliolo di carta, ma con quelli di stoffa è il top!!!